Castello di Ferrara
E' il maestoso simbolo di Ferrara con le quattro torri circondate dal fossato, i rossi mattoni di cotto, le eleganti balaustre bianche, le prigioni e le sale per i giochi e il diletto di corte.
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MODALITÀ DI VISITA
In ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, previste per tutti i luoghi di cultura italiani (rif. D.L. del 23 luglio 2021), dal 6 agosto 2021 è obbligatorio che i visitatori esibiscano il Green Pass corredato da un valido documento di identità per accedere al Museo Castello Estense.
Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti con certificazione medica specifica.
La prenotazione è fortemente consigliata
Palazzo dei Diamanti
Lo splendido Palazzo dei Diamanti di Ferrara si trova al centro dell’Addizione Erculea, sull’importante incrocio chiamato "Quadrivio degli Angeli" ed era la residenza di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I.
Più di 8000 punte, a forma di piramide o di “diamante”, in marmo bianco e rosa, ne coprono le due facciate, dandogli il nome. L’architetto Biagio Rossetti ne fece un capolavoro urbanistico, soprattutto ponendo la decorazione principale sull’angolo: un artificio destinato a sottolineare l’importanza dell’incrocio e a fare dell’edificio un’opera del tutto originale, creata per la veduta prospettica anziché di facciata. L’angolo, infatti, è impreziosito da splendide candelabre scolpite da Gabriele Frisoni e da un grazioso balconcino, di poco posteriore, che accentua la direttrice visiva verso la vicina Piazza Ariostea. La struttura interna si sviluppa su tre ali, con una pianta ad U originariamente simmetrica, ma alterata dai rifacimenti successivi. Il palazzo è oggi sede di musei: - ospita al piano nobile la Pinacoteca Nazionale e al piano terra lo Spazio espositivo, in cui si tengono le rinomate mostre del Palazzo dei Diamanti organizzate da Ferrara Arte.
Palazzo Schifanoia
Testimonianza straordinaria dei fasti dell’epoca rinascimentale, Palazzo Schifanoia è il simbolo della Ferrara degli Este. Il nuovo percorso espositivo restituisce ai visitatori un museo moderno, ampio e coinvolgente: 21 sale, 1400 metri quadri di percorso espositivo, circa 250 opere da contemplare, un nuovo allestimento e luci speciali per esaltare gli affreschi del “Salone dei Mesi”
Biblioteca Ariostea
Biblioteca antica della città, comprende tomi antichi e libri di ogni autore.
Utilizzato dagli studenti come luogo di studio.
Casa di Ludovico Ariosto
"La casa è piccola ma adatta a me, pulita, non gravata da canoni e acquistata solo con il mio denaro", questa è l’iscrizione presente sulla facciata della casa dove Ludovico Ariosto (1474 - 1533), trascorse gli ultimi anni della sua esistenza dedicandosi alla terza e definitiva edizione dell’Orlando Furioso, uscita nel 1532.
L’abitazione, realizzata probabilmente su disegno di Girolamo da Carpi, presenta una facciata semplice ma elegante in mattoni a vista.
Duomo di Ferrara
La Cattedrale di Ferrara, costruita a partire dal XII sec., porta i segni di tutte le epoche storiche attraversate dalla città. FACCIATA PARZIALMENTE COPERTA FINO A DATA DA DESTINARSI causa lavori di restauro.
La parte superiore, di qualche decennio più tarda, è in stile gotico e presenta, oltre alle numerose arcatelle e ai finestroni strombati, un magnifico Giudizio Universale scolpito da ignoto, sopra la loggia centrale.
Sotto queste sculture si trova un’elegante loggia gotica contenente una statua, anticamente dorata, della Vergine e il Bambino, opera della prima metà del Quattrocento attribuita a Michele da Firenze.
Nella parte bassa della facciata, a sinistra, una lapide ricorda il passaggio di Ferrara dal potere estense a quello del papa Clemente VIII. A destra, entro una nicchia, è posta invece la statua del marchese Alberto d’Este, fondatore dell’Università (1391).
La fiancata posta lungola piazza Trento e Trieste è decorata da due logge con colonnette scolpite.In basso corre la Loggia dei Merciai, occupata da negozi fin dai tempi del Medioevo.
Al centro della fiancata si notano le strutture superstiti dell’antica Porta dei Mesi, distrutta nel XVIII secolo, le cui sculture sono in parte conservate nel Museo della Cattedrale.
L’imponente campanile rinascimentale,in marmo bianco erosa, è opera incompiuta attribuita a Leon Battista Alberti.
L’abside in laterizio è opera del massimo architetto e urbanista ferrarese, Biagio Rossetti.
Monastero Corpus Domini
Il monastero si trova nella città antica, al centro di un dedalo di viuzze, in una zona, nel medioevo, fra le più eleganti di Ferrara, a pochi passi dalla via di San Francesco e dal palazzo che gli Estensi possedevano su quella strada. Fondato nel 1406 e approvato nella regola di Santa Chiara nel 1431, il monastero deve la sua fama alla figura di Santa Caterina Vegri, damigella di nobili origini che abbandonò i lussi della corte, presso la quale viveva, per ritirarsi in vita religiosa. Mistica e scrittrice, ella visse qui fino al 1456 e fu dichiarata Santa nel 1712, in virtù di un miracolo legato alla cottura di pagnottelle.
La facciata in cotto, è rivolta su via Campofranco e conserva gli elementi decorativi originali, come il portale gotico sormontato da un piccolo rosone.
All’interno si trovano la chiesetta pubblica e la sala del Coro dove sono sepolti personaggi famosi della famiglia d'Este: Ercole II, Eleonora d'Aragona, Alfonso I e la sua seconda moglie, la celebre Lucrezia Borgia, Alfonso II, ultimo duca. Inoltre Eleonora, figlia di Alfonso I, e Lucrezia, figlia di Ercole II, monache in questo luogo. In fondo al coro, sotto una piccola lapide, sono stati raccolti i resti di molti altri Estensi, provenienti dalla scomparsa chiesa di Santa Maria degli Angeli.